NAIL-ART
Darsi una passata di smalto può racchiudere in sé molta più storia e significati di quanto possiamo pensare: questo perché, la decorazione delle unghie, ha radici che risalgono a ben 7.000 anni fa.
Una delle prime testimonianze a riguardo proviene dall’India, dove, a partire dal 5000 a.C, le donne si tingevano le punte delle dita con l‘henné, pratica che è tra l’altro sopravvissuta fino ad oggi e che si é anche evoluta in meravigliosi ed articolati tatuaggi.
SMALTI A BASE DI ORCHIDEE TRA DINASTIA CHOU E MING
In Cina invece, a partire dal 3000 a.C., comparvero i primi smalti,
realizzati con un composto formato da cera d’api, gelatina, gomma
arabica, bianchi d’uovo e tinte vegetali. Per ottenere colorazioni più
intense e particolari, che variavano dal rosa al rosso, si frantumavano petali di rosa e di orchidea, per poi mescolarli a questa miscela.
Inoltre, tutte le volte che ci lamentiamo dello smalto che non si asciuga in fretta, pensiamo al fatto che, questo smalto ante litteram, doveva essere applicato ore e ore prima, anzi, addirittura la notte precedente per essere pronto il giorno successivo.
Ancora in Cina, nel ‘600 a.C, durante la dinastia Chou,
i colori preferiti erano l’oro e l’argento, e le unghie, portate molto
lunghe come simbolo di ricchezza e di agiatezza, erano ricoperte da
protezioni dorate. Tuttavia, un manoscritto testimonia un cambiamento di gusti in fatto di smalto durante la dinastia Ming, in cui si afferma che i colori preferiti erano il rosso e il nero.
NAIL ART COME ESPRESSIONE DI STATUS SOCIALE
Nel XVI secolo a.C., la nail art aveva inoltre un significato non solo estetico, ma anche profondamente sociale, dato che il tipo di colore che veniva usato per decorare le unghie simboleggiava lo status a cui apparteneva chi lo indossava. Nell’Antico Egitto, infatti, i colori più scuri (come il rosso) erano riservati alle regine, mentre i colori chiari e dalle tonalità pastello eranoriservate alle donne di estrazione sociale più bassa.
Si diceva che la regina Nefertiti portasse le unghie di colore rosso vivo, ottenuto da un raro tipo di henné e, leggenda vuole, da alcune gocce di sangue! Cleopatra invece, altra famosissima regina, si dice prediligesse tonalità più scure, quasi vicino al bordeaux.
Possiamo affermare dunque che la nail art è stata quasi sempre presente nel panorama storico, eccezione fatta per il Medioevo, periodo in cui non solo la decorazione delle unghie era in disuso, ma addirittura perseguibile!
TRA RINASCIMENTO E INCAS
La nail art ricomparve durante il Rinascimento, epoca in cui iniziarono a diffondersi anche prodotti mirati alla cura delle mani. Contemporaneamente, anche gli Incas
erano soliti dipingere le unghie con colori che variavano dall’oro, al
nero al verde, inoltre le ornavano con decorazioni a forma di aquila,
per simboleggiare forza e potenza. In un certo senso, possiamo affermare
che il concetto odierno di nail art è derivato proprio da quello Inca.